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Letizia Borghesi: il ciclismo italiano passa per le nostre valli!

22 Agosto 2023
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Le Valli del Noce sono un luogo unico, ricco di prodotti unici e paesaggi mozzafiato, ma anche di veri campioni, nati e cresciuti qui. Noi di Melinda lo sappiamo bene, per questo supportiamo i nostri atleti nelle loro discipline, perché sono il frutto di un ambiente unico che li ha resi pronti ad affrontare le sfide più impegnative.
Ne è un esempio Letizia Borghesi, giovane talento trentino del ciclismo su strada. La ventiquattrenne originaria di Rallo (Ville d’Anaunia – Val di Non) ha già collezionato ottimi risultati in carriera, tra cui la partecipazione al Giro d’Italia e al Tour de France.

Abbiamo scambiato due parole con lei: ecco cosa ci ha raccontato!

Tra ciclismo, territorio e… mele: intervista a Letizia Borghesi

  • Ciao Letizia, parlaci un pò della tua passione, come hai mosso i primi passi nel mondo del ciclismo su strada?

Ho iniziato a gareggiare in bici all’età di 12 anni nella squadra del mio paese (UC Rallo), sono sempre stata una bambina molto attiva, anche trascinata dalla mentalità sportiva della mia famiglia. Prima di praticare ciclismo ho fatto atletica, sport che tutt’ora è una mia grande passione, cerco sempre di inserire la corsa nella mia preparazione. Ho deciso di iniziare con il ciclismo dopo aver visto i filmati delle gare di mio papà. Guardare le sue vittorie epiche ottenute da dilettante, battendo in salita i più grandi scalatori del tempo (Gotti, Belli, Pantani), mi ha fatto “scattare” la voglia di provarci in prima persona.  Ho così iniziato con le prime pedalate e poi con le prime gare, sin dall’inizio il mio obiettivo era quello di diventare un’atleta professionista e primeggiare nelle gare più importanti. Anno dopo anno ho sempre cercato di lavorare duro e di migliorare per raggiungere questo obiettivo e tutt’ora sto continuando a lavorare sodo, sapendo di essere sulla buona strada.

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  • Sei giovanissima! A 24 anni hai già partecipato al Giro d’Italia e al Tour de France, raccontaci com’è stato gareggiare a queste competizioni: che emozioni hai provato?

Quest’anno ho partecipato al mio quinto giro d’Italia, nella mia prima partecipazione (all’età di 20 anni) sono riuscita a cogliere una grandissima vittoria di tappa, diventando la più giovane vincitrice di tappa e la prima italiana dopo tre anni. Anche nelle edizioni successive mi sono sempre distinta con belle performance. Ho appena concluso il mio secondo Tour de France, gara nuovissima nel campo femminile, infatti la prima edizione è stata disputata lo scorso anno. Oltre a queste rinomate gare a tappe, ho preso parte a gran parte delle gare di coppa del mondo, tra cui le grandi classiche di primavera (Roubaix, Fiandre, Liegi…) e ho l’opportunità di competere con le atlete di più forti al mondo, cercando così di spingere l’asticella sempre più in alto. Ho appena concluso il Tour de France e devo dire che questa manifestazione è davvero speciale, non si può capire cosa sia il Tour de France finchè non si vive di persona. Non è “solo” una gara a tappe, ma un evento incredibile, che attira milioni di persone, non solo sportivi, persone di tutte le età sono sulle strade a supportare tutte le atlete. Alla partenza e all’arrivo I tifosi spingono tra la folla per avere una semplice foto o firma con un’atleta o per chiedere qualche borraccia ricordo. Solo in Francia il Tour femminile è stato seguito in tv da quasi 20 milioni di persone.

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  • Che legame hai con le nostre Valli? Riesci a goderti le meraviglie del nostro territorio nonostante i tuoi impegni sportivi?

Correndo per una squadra americana e avendo un calendario internazionale molto impegnativo, mi ritrovo spesso per lunghi periodi via di casa. Grazie alla bici ho potuto vedere molti posti in tutto il mondo, tanti paesaggi e tradizioni diverse, ho sperimentato cibo e usanze molto differenti rispetto alle nostre. E’ sempre bello scoprire realtà nuove, ma dentro di me ho sempre voglia di tornare nel mio Trentino, o meglio nella mia Val di Non. Mi piace pedalare sulle nostre strade, spingere sui pedali in salita e godermi I paesaggi e la natura mozzafiato che ci circonda. Appena riesco faccio delle uscite sulla bici gravel per godermi in spensieratezza le bellezze del nostro territorio e poter allenarmi in tranquillità nelle stradine di campagna tra un meleto e l’altro. Soprattutto nel periodo invernale, quando pratico il ciclocross, la campagna diventa la mia palestra di allenamento! Quest’anno ho avuto anche l’occasione di ospitare delle mie compagne di squadra per un ritiro in altura in val di sole, in preparazione del giro e del tour. Molto spesso in allenamento scendevamo sulle strade della val di non, anche loro sono state stupite dalle bellezze della nostra valle, I castelli storici e I laghetti di montagna sono stati la parte migliore e hanno già promesso di ritornare per godersi altri bei panorami e scoprire nuovi posti mozzafiato.

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  • Svelaci un segreto, nella dieta di una ciclista professionista come te, le mele e la frutta in generale sono importanti?

Sicuramente nella dieta dell’atleta la frutta e la verdura sono una componente essenziale dell’alimentazione. La mela in particolare è ricca di molte vitamine del gruppo B, vitamina A e C, fondamentali per il benessere fisico. E’ ricca anche di molti minerali fondamentali da reintegrare, in quanto vengono espulsi abbondantemente con il sudore durante l’attività. Mele e snack Melinda hanno ormai un posto riservato sul nostro bus della squadra e sono indispensabili per noi atlete. Le mie compagne di squadra americane mi scrivono sempre un messaggio prima di partire per le gare dicendomi di ricordarmi di portare I prodotti Melinda e dicono sempre: “these apples are on another level!”

Che dire, una bella storia di determinazione, sport e territorio che testimonia come alimentazione sana e attività fisica siano la combinazione vincente, e noi di Melinda lo sappiamo bene. In bocca al lupo Letizia!

 

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