Benessere

Le fibre della mela, un toccasana

Nella buccia e nella polpa della mela sono presenti tante fibre: in pratica, quando mangi una mela, le fibre transitano attraverso il tuo corpo senza essere assorbite, ma svolgono lo stesso un’azione protettiva sulla tua salute. Scopri come.

I benefici della pectina

La fibra più importante nella mela è la pectina: equivale a circa il 25 per cento delle fibre totali e svolge un ruolo di fondamentale importanza. Nell’intestino forma infatti una massa gelatinosa che intrappola lo zucchero e ne regola l’assorbimento. Questo spiega perché se mangi una mela a pasto riduci il successivo picco glicemico nel sangue. Cosa significa? Che eviti che il tasso di zucchero nel sangue salga alle stelle e che si trasformi in grasso.

E non è tutto. Mentre transita nel tuo intestino, la pectina piace molto ai microrganismi buoni presenti nella flora batterica. Loro se ne cibano e così proliferano, con effetti positivi sia sulla tua pancia, sia su tutto il tuo organismo.

Le fibre “spazzine”

Oltre alla pectina, che è una fibra solubile, la mela contiene anche fibre insolubili come la cellulosa, l’emicellulosa e la lignina. La loro funzione è quella di assorbire acqua e gas prodotti a livello dell’intestino, aumentando così il volume delle feci e velocizzandone il transito nel canale dell’ultimo tratto digerente. Risultato? Pancia piatta, senza gonfiore.

In linea con la mela

La mela può aiutare chi vuole dimagrire? La risposta è sì. I motivi vanno ricercati nel modesto apporto di calorie del frutto (solo 50 calorie circa per 100 g), ma non solo. Golden, Renette & Co. hanno un buon potere saziante, grazie all’alto contenuto di fibre. In più, essendo molto ricche di acqua, svolgono un’azione diuretica (fanno fare tanta pipì, alleggerendo il corpo di liquidi) e aiutano a combattere la sensazione di pesantezza alle gambe.

Il fatto che aiutino a riequilibrare la flora batterica intestinale, poi, fa sì che siano uno strumento utile per chi soffre di gonfiore addominale.

Infine, la mela regala grande soddisfazione psicologica, perché sono necessari diversi minuti di “sgranocchiamento” per mangiarla tutta. Alla fine di questo intervallo di autentico piacere, ci si sente perfettamente saziati, anche grazie alle fibre contenute nel frutto.