Da questa pagina è possibile accedere ai progetti finanziati del Consorzio Melinda e scaricare la relativa documentazione in formato pdf.
Il programma di sviluppo proposto dal Consorzio Melinda Società Cooperativa Agricola è composto da un progetto d’investimento volto all’ampliamento di un’unità produttiva esistente nel comune di Predaia (TN), al fine di migliorare la capacità di stoccaggio e di trasformazione dei prodotti dell’impresa (frutta), e da un progetto di Ricerca Industriale (RI), finalizzato all’efficientamento energetico dei sistemi di frigoconservazione delle mele.
Nello specifico, il programma di sviluppo, di importo complessivo pari a €/000 10.119, interamente richiesti alle agevolazioni, è volto alla realizzazione di una funivia di collegamento tra le celle ipogee, e lo stabilimento Cocea (Mondo Melinda) al fine di ridurre le emissioni di CO2 mediante la limitazione del trasporto su gomma; inoltre, è prevista l’implementazione di algoritmi IA nell’ottica di prevedere la quantità di energia richiesta da ogni cella e, conseguentemente, la temperatura ottimale di conservazione del prodotto.
(PSR PAT 2014-2022) Il progetto PEI (Partenariato europeo per l’innovazione) “SMS Green – Bioeconomia circolare: sostenibilità melo-suolo” (in sigla SMS Green) ha la finalità di chiudere il cerchio della filiera frutticola relativa alla coltivazione, produzione e trasformazione della mela, applicando i principi della bioeconomia, attraverso l’introduzione di processi tecnologici e gestionali che consentano il recupero e la valorizzazione dei sottoprodotti e dei materiali di scarto per la produzione di energia da fonti rinnovabili e di ammendanti di qualità da restituire al suolo per il ripristino della fertilità e il mantenimento della biodiversità.
Il progetto presentato da Melinda, APOT e MPA Solutions si pone come obiettivo quello di sviluppare un ecosistema tecnologico abilitante che consenta una caratterizzazione territoriale dei frutteti. Tramite la centralizzazione dei dati a disposizione di APOT e Melinda in un’unica piattaforma tecnologica sarà possibile analizzare in modo completo ed approfondito l’insieme di variabili che concorrono alla produttività dei frutteti e alla qualità dei prodotti.
Sarà possibile individuare correlazioni significative tra variabili ambientali, pedo-climatiche, qualitative e produttive, con l’obiettivo di incrementare ulteriormente la qualità del prodotto rendendolo al contempo sempre più sostenibile. Il progetto si pone infatti come ulteriore obiettivo anche lo sviluppo di un modello che consenta di analizzare le capacità di sequestro del carbonio di un singolo frutteto, al fine di individuare le migliori condizioni agronomiche da attuare.
Il Progetto rappresenta una sfida che parte dal territorio, portata avanti da Melinda e sostenuta dalla Provincia autonoma di Trento, per individuare soluzioni innovative e sostenibili per l’implementazione di nuovi processi di produzione e per l’ottimizzazione dell’uso delle risorse in un’ottica di economia circolare, che possano generare un impatto su larga scala (nazionale e internazionale). I prodotti che si intendono realizzare sono le mele, biologiche e della varietà Renetta Canada Bianca DOP, conferite dai soci di MELINDA che saranno lavorate, confezionate e frigo conservate presso lo stabilimento in cui saranno realizzati gli interventi progettuali. Coerentemente il progetto R&D dal titolo “MEBYC: Mela Byproducts Circolare” si svilupperà utilizzando come base estrattiva le mele intere di scarto biologiche, non adatte ad essere utilizzate per la vendita nel mercato del fresco ed il cosiddetto ‘marco mela’, che è lo scarto finale derivante dalla trasformazione delle mele in prodotti trasformati (es. succhi di frutta, puree). Questi investimenti in programma contemplano spese direttamente o indirettamente interconnesse con specifici obiettivi di miglioramento ambientale e di aumento della sostenibilità della filiera, quali efficientamenti e riduzioni di consumi energetici ed idrici, razionalizzazioni logistiche e di processo con riduzione di trasporti energivori ed inquinanti.
La malnutrizione, un problema di salute globale, ha implicazioni di vasta portata per la salute cardiovascolare. Il progetto affronta questo problema progettando prodotti simbiotici innovativi (pre- e pro- biotici) da nanovescicole (NV) derivate da regni non animali (mela/lieviti/batteri). L’aspetto innovativi risiede nell’impiego di vescicole di origine vegetale come nuova base per prebiotici, favorendo l’armonia tra i batteri intestinali e facilitando combinazioni di flora uniche. Il Consorzio Melinda avrà un ruolo centrale nella produzione, lavorazione e fornitura della quantità di mele necessaria all’isolamento delle nanovescicole derivate dalle mele. Per rispettare i principi di sostenibilità ed economia circolare le mele saranno fornite da materiale di scarto, al fine di ridurre l’impatto ambientale. Utilizzerà inoltre il suo know-how e la sua conoscenza brevettata per l’isolamento e la stabilizzazione degli NV da varie fonti: frutto di mela, brodo di coltura di Lactobacillus sp. e Saccharomyces sp. Fornirà l’infrastruttura e il personale per l’estrazione del succo, la filtrazione, la microfiltrazione e l’ultrafiltrazione delle nanovescicole. Melinda avrà anche un ruolo nella caratterizzazione fisica delle nanovescicole, fornendo conoscenze e attrezzature tecniche ed eseguendo analisi di quantificazione indispensabili durante tutto il progetto.
In Puglia, Emilia-Romagna e Trentino, il problema dello spreco alimentare rappresenta una sfida significativa, con eccedenza di prodotti orticoli e marini spesso trascurate. Utilizzando tecnologie avanzate, il progetto punta ad estrarre molecole di valore come pectina, carbonato di calcio e vescicole derivate dalle piante (PDVs) di frutti (es. mele, ciliegie etc.) e verdure (es. carote). Melinda in particolare si occuperà della produzione, lavorazione e fornitura delle mele necessarie all’isolamento delle PDVs. Al fine di rispettare i principi di sostenibilità ed economia circolare le mele fornite saranno sottoprodotti, al fine di ridurre l’impatto ambientale. Melinda utilizzerà inoltre il suo know-how e la sua conoscenza brevettata per l’isolamento e la stabilizzazione delle PDVs da varie fonti vegetali e fornirà l’infrastruttura e il personale per l’estrazione del succo, la filtrazione, la microfiltrazione e l’ultrafiltrazione. Melinda, infine, si occuperà anche dell’industrializzazione dei processi di estrazione e caratterizzazione delle PDVs. La destinazione finale di questi materiali innovativi sarà l’alimentazione animale e umana.