Almanacco

Cosa c’è nel cuore della nostra montagna?

8 Novembre 2022
Leggi tutto l'articolo

Nel nostro nuovo spot avete visto qualcosa di particolare, insolito, come delle mele che vengono immagazzinate nel cuore della montagna. Nessun effetto speciale: è il nostro magazzino sotterraneo, le nostre celle ipogee, realizzate nel cuore delle Dolomiti per la frigoconservazione sostenibile delle mele.

Questo ambizioso progetto ha portato a un risultato unico al mondo e davvero incredibile. Ma come funzionano queste celle? Da dove è nata questa idea? A queste e altre domande ci darà una risposta Franco Paoli, responsabile lavorazione e conservazione del prodotto Melinda.

Intervista a Franco Paoli: tutto sul nostro magazzino sotterraneo!

Pronti a scoprire tutti i segreti delle celle ipogee? Diamo la parola a Franco Paoli, che da vero esperto ci svelerà tantissime curiosità.

Franco Paoli

 Ecco il botta e risposta:

  •  Come è nata l’idea delle celle ipogee?

Il progetto Celle Ipogee è nato da un’idea di collaborazione, in ottica di economia circolare, fra Melinda e Tassullo Materiali, azienda che opera nel settore edile ed estrae la roccia dolomia per le costruzioni. Grazie a questa collaborazione, si progettano assieme gli scavi, in modo che i vuoti di cava lasciati da Tassullo Materiali, durante le sue lavorazioni, diventino spazi utili per conservare le mele in maniera sostenibile. Ad oggi conserviamo circa 30mila tonnellate di mele a 300 metri di profondità, nel cuore della montagna.

Celle Ipogee di Melinda entrata

  • A che punto siamo oggi?

A circa 10 anni dall’inizio dei lavori sono stati fatti incredibili passi avanti. Quando iniziammo quest’avventura le celle ipogee erano composte dalle prime 12 celle, che ospitavano meno di 10mila tonnellate di mele. Oggi, abbiamo già costruito 3 lotti, per un totale di 34 celle e oltre 30mila tonnellate di mele conservate e l’anno prossimo dovremmo concludere la costruzione del quarto lotto e superare le 40 mila tonnellate di mele. In modo tale da conservare in ipogeo circa il 10% della produzione di Melinda.

  • Come funzionano queste celle?

Le celle sfruttano le proprietà fisiche della Dolomia, in particolare questa roccia fa da ottimo isolante termico per cui il consumo di energia per mantenere la temperatura controllata a 1°C è molto inferiore rispetto a un sistema tradizionale. Il freddo che viene generato è trattenuto dalle rocce che, poi, lo trasmettono alle mele, creando un ambiente perfetto per la conservazione. A questo va aggiunto che all’interno delle celle non è necessario l’utilizzo di pannelli isolanti, la roccia è infatti il nostro isolante naturale.

Interno Cella ipogea

  • Quali vantaggi portano rispetto a un sistema di conservazione tradizionale?

Rispetto a un classico magazzino di superficie le celle ipogee consumano moltissima energia elettrica in meno, con un conseguente diminuzione della CO2 emessa in atmosfera. E risparmiamo una quantità di acqua, ogni anno, con cui si potrebbero riempire 10 piscine olimpioniche. Inoltre, dato che il magazzino è completamente sotterraneo abbiamo tutelato il territorio ed il paesaggio. Se avessimo costruito una struttura di simile capacità in superficie, avremmo dovuto utilizzare circa 10 campi di calcio.

  • Quali saranno a tuo avviso gli sviluppi futuri?

In futuro punteremo sempre di più su queste celle: il progetto è un esempio di impegno virtuoso che portiamo avanti da tempo e che continueremo a sviluppare per la tutela del nostro territorio. Oltretutto speriamo, in un prossimo futuro, di poter aprire le celle al pubblico, in modo da far toccare con mano al maggior numero di persone l’importanza del trovare soluzioni concrete e funzionali a favore dell’ambiente.

 

Tag
coltivazione sostenibile melesostenibilitàagricoltura ecosostenibile