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Attivi da subito per salvaguardare l’economia della valle

12 Luglio 2017
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Garantite le giornate lavorative nelle cooperative per il 2017, in corso un piano di intervento per il 2018.

Cles (TN), 16 maggio 2017 – Si avvicina la conta dei danni subiti dalle colture della Val di Non a causa dell’inedito abbassamento delle temperature, che, come noto, hanno compromesso in modo molto grave la produzione di mele di quest’anno, in vendita a partire nella prossima stagione. La preoccupazione da parte del Consorzio Melinda, il maggior produttore del territorio Trentino, è reale, tuttavia la volontà di far fronte a un futuro difficile si sta concretizzando in un progetto di intervento che potrà delinearsi più chiaramente nell’arco di tre-quattro settimane, quando terminerà la fase di allegagione e di cascola delle mele in pianta.

“La situazione è seria e ne siamo tutti consapevoli” – dichiara in merito il Presidente di Melinda, Michele Odorizzi – “ma abbiamo da subito attivato le procedure per fronteggiare la situazione attraverso l’intervento di ammortizzatori sociali a tutela delle categorie più deboli, così pure stiamo mettendo a punto un disegno con iniziative che possano tamponare il danno che subirà certamente la nostra economia di valle. Oggi è presto per sbilanciarsi con una previsione, ma è certo che danni ce ne sono e saranno sicuramente ingenti. Stiamo facendo tutto ciò che è nelle nostre possibilità per arginare una difficoltà che affronteremo inevitabilmente tutti. Personalmente credo nella forza del nostro territorio, della nostra gente, affinché l’unione che ci contraddistingue sia una base fondante su cui lavorare per individuare la migliore soluzione possibile. Tra meno di un mese, avremo un quadro della situazione più dettagliato e solo allora saremo in grado di presentare il nostro piano di intervento”.

È dunque ancora da valutare quale sarà l’approccio migliore per far fronte alla situazione. Quello che è già certo però è che, a livello commerciale, alla luce della gelata che ha colpito non solo l’Italia ma anche l’Europa intera, si sono rallentate le vendite della produzione 2016, le quali, anziché terminare al 15 settembre, saranno prolungate probabilmente fino a novembre. Settimane in più per le mele del 2016, dunque, che significherà ricavare un piccolo margine sulla vendita dei frutti della nuova stagione. A livello produttivo, risulta incerta la percentuale di agricoltori che hanno stipulato contratti assicurativi con i quali coprire la propria produzione da eventuali danni atmosferici come quelli da gelo; da quanto si apprende dai dirigenti del Codipra si dovrebbe comunque trattare di gran parte degli associati.

Rimane da definire, invece, la situazione relativa alla lavorazione delle mele e relativa occupazione del personale dedicato, proprio in funzione di quelli che saranno gli effettivi cali di produzione. La riduzione della necessità di lavoro è chiaramente certa, ma deve per forza essere attesa una stima più precisa delle produzioni. Sono a oggi garantite le giornate lavorative all’interno delle sale di lavorazione per l’anno 2017, ma per il 2018 non vi sono certezze. Non vi è dubbio che, come affermato da Odorizzi, si farà tutto il possibile per agevolare il personale e si interverrà con i dovuti ammortizzatori sociali cercando di salvaguardare con ogni mezzo sia il sistema Melinda che l’indotto economico da esso generato.
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