Il tema della protezione dei lavoratori nelle operazioni sul campo e su strada protagonista dell’assemblea che riunisce gli amministratori delle cooperative consorziate. Previsti corsi specifici in collaborazione con la PAT e l’Arma dei Carabinieri
Taio (TN), 27 agosto 2024 – Promuovere e tutelare la sicurezza sul lavoro, a maggior ragione nel corso della raccolta. È questa la priorità di Melinda e dei suoi soci, impegnati in queste settimane nella gestione di una fase intensa e cruciale per l’economia del territorio. Un tema di fondamentale importanza, la cui centralità è stata ribadita ieri nel corso dell’Assemblea dei Trecento, l’appuntamento periodico che riunisce i membri dei CdA delle 16 cooperative del Consorzio. Ma anche un obiettivo concreto da raggiungere attraverso la crescente consapevolezza dei lavoratori e l’azione congiunta di diversi attori istituzionali chiamati a fornire il proprio fondamentale contributo.
Allo scopo di fornire indicazioni sempre più puntuali e di sensibilizzare al tempo stesso tutti gli operatori, il Consorzio Melinda si è quindi impegnato nell’organizzazione di incontri specifici per condividere con la compagine sociale le buone pratiche di sicurezza su strada e sul campo e di tutela della regolarità dei rapporti di lavoro dipendente. L’iniziativa si avvale della collaborazione dell’Unità operativa prevenzione e sicurezza negli ambienti di lavoro (Uopsal) della Provincia autonoma di Trento, dell’APSS (Azienda Provinciale per i Servizi Sanitari) e dell’Arma dei Carabinieri.
“La frutticoltura nell’ambiente montano si caratterizza per la necessità di fronteggiare condizioni ambientali peculiari e non prive di insidie, a cominciare dalla presenza di campi in pendenza”, spiega il direttore dell’Uopsal, Dario Uber. “In questo scenario, di conseguenza, la formazione dei lavoratori e delle lavoratrici assume un’importanza decisiva: adottando le opportune pratiche di prevenzione è possibile operare con la dovuta cautela, tutelando la sicurezza di tutte le persone coinvolte in un momento così importante come quello della raccolta”.
“La sicurezza è un tema di straordinaria attualità in una valle a così forte vocazione agricola”, ribadisce Guido Quatrale, Maggiore Comandante della Compagnia di Cles. “Ricordare le buone pratiche di condotta in campo e su strada con i mezzi agricoli sarà senz’altro utile per tutte le forze impegnate in questo momento cruciale e strategico della nostra comunità”.
“La tutela della sicurezza si lega saldamente alla regolarità contrattuale, due aspetti rispetto ai quali il nostro territorio si dimostra storicamente molto sensibile”, sottolinea Giuliana Cristoforetti, dirigente del Servizio Lavoro della Provincia Autonoma di Trento. “Ogni anno, in questo periodo, le valli del Noce accolgono migliaia di raccoglitori e raccoglitrici provenienti da diverse regioni italiane e da molti Paesi esteri, europei ed extraeuropei. Alla luce di tutto questo è fondamentale che imprese e istituzioni sappiano fare squadra cooperando tra loro nello sviluppo di opportune iniziative di formazione. Proprio per questo stiamo progettando ulteriori esperienze formative, in collaborazione con le altre istituzioni locali, che saranno presentate nelle prossime settimane”.
Avviata nella seconda metà di agosto, la raccolta delle mele proseguirà fino a ottobre coinvolgendo migliaia di famiglie e di raccoglitori, soprattutto stranieri (oltre 11mila nella sola Val di Non, quasi l’85% degli stagionali totali presenti nell’area secondo le stime realizzate lo scorso anno dall’Agenzia del Lavoro della Provincia autonoma di Trento). Per l’Italia, dicono le previsioni di Prognosfruit, si stima una produzione di 2,16 milioni di tonnellate, un dato molto vicino al consuntivo 2023. In calo, a causa delle gelate primaverili, i volumi totali previsti per il Trentino (-7%). Alta, secondo le prime rilevazioni, la qualità dei frutti.