Dagli agricoltori alla comunità locale fino alle migliaia di visitatori: nella valle delle mele l’incanto della fioritura riconcilia, mai come quest’anno, con la bellezza del paesaggio e dei cicli naturali che lo plasmano. Tra i colori dei filari, d’improvviso, la tensione sembra sciogliersi
Cles (TN) 14 aprile 2025 – Natura protagonista, vitale, che anticipa i suoi frutti. Ma, soprattutto, natura nel suo massimo splendore, risorsa sottovalutata, forse, contro l’inquietudine di un Pianeta in tempesta. Siamo in Val di Non, nel cuore del Trentino. E questi sono i meleti in fiore, uno spettacolo senza tempo e, per questo, particolarmente adatto anche come mezzo per dimenticare – almeno per un po’ – preoccupazioni, stress e tensioni, piccole o grandi che siano. Più di 6.500 ettari coinvolti, secondo i dati del Consorzio Melinda, più di 24 milioni di alberi e, soprattutto, oltre 30 miliardi di fiori bianchi dalle inconfondibili sfumature rosa. Nel Distretto della Mela della Val di Non e Val di Sole, sono i giorni della grande fioritura, un evento carico di significato per la comunità del territorio e per gli agricoltori del Consorzio che qui, da sempre, portano avanti la tradizione di una coltura tanto iconica quanto rinomata.
Negli ultimi anni l’emergenza climatica e la tensione internazionale hanno reso questo impegno ancora più complesso e il quadro attuale non induce all’ottimismo. Ma al mondo di oggi, fatto di guerre, insidie e preoccupazioni, ecco contrapporsi, d’improvviso, la certezza rassicurante della natura, una manifestazione di vita e candore che è cura per l’anima. Una rappresentazione di potenza e meraviglia, che emoziona i residenti e i visitatori, accorsi come ogni anno in migliaia, ad ammirare una bellezza tanto ammaliante quanto piacevole e rigenerante.