Sempre più apprezzate sui mercati internazionali, le mele del Consorzio della Val di Non rinnovano il solido legame con la corsa euroregionale che anche nel 2021 avrà una visibilità globale
E’ una storia di successo, quella di Melinda, Consorzio di oltre 4.000 soci che producono circa 400.000 tonnellate di mele ogni anno, portandole sulle tavole italiane e di molti Paesi esteri. Ma è una storia di successo anche il legame tra Melinda e Tour of the Alps, che si rinnova anche nell’edizione 2021 della corsa a tappe euroregionale, in programma dal 19 al 23 aprile.
Fin dalla prima edizione sponsor della maglia di leader, Melinda metterà anche quest’anno la sua firma sul vincitore assoluto così come avvenuto con Geraint Thomas nel 2017, Thibaut Pinot nel 2018 e Pavel Sivakov nel 2019. In un contesto molto internazionale come quello del Tour of the Alps, d’altronde, il Consorzio della Val di Non si sente a casa e non solo perché l’organizzazione del G.S. Alto Garda è trentina, ma soprattutto perché l’azienda sta crescendo parecchio sui mercati esteri e dunque questo evento, con la sua ampia risonanza e visibilità mediatica in 100 Paesi di tutto il mondo, ne costituisce una naturale cassa di risonanza.
“E’ vero – conferma Andrea Fedrizzi, Responsabile Marketing del Consorzio Melinda – i dati confermano che il nostro marchio, leader in Italia per quanto riguarda il settore ortofrutta, è sempre più noto ed apprezzato anche all’estero, in particolare in alcuni Paesi europei come la Spagna, ma anche molto più lontano come in Oriente. Un gradimento che è stato importante anche nel riuscire a chiudere il 2020 con un bilancio positivo nonostante l’emergenza Covid. La mela tra l’altro è un frutto che si è rivelato ideale anche in questo periodo di emergenza grazie alle sue doti di duttilità e capacità di durare a lungo una volta portato a casa”.
Dopo un anno di stop forzato, il Tour of the Alps ritorna dunque a braccetto di uno dei suoi partner “storici”. “Siamo molto contenti che questo grande evento riprenda il suo cammino, avviato sulla scia degli amatissimi Trofeo Melinda e Giro del Trentino con una tradizionale che è dunque quarantennale e che ora è entrato nell’orbita degli eventi di punta del ciclismo professionistico grazie alla qualità, un’evoluzione che rispecchia perfettamente la filosofia di Melinda”, conclude Fedrizzi.