MELINDA E LA TRENTINA, SI CHIUDE UN ANNO DA RICORDARE
Trento, 14 ottobre 2021 – Un’annata da ricordare, in positivo. Non ci sarebbe molto altro da dire se non fosse che i due più importanti consorzi agricoli della regione, Melinda e La Trentina, vogliono condividere con la comunità e soprattutto con i propri associati, i dati di bilancio della stagione 2020/2021, già presentati ai relativi CDA; un’anteprima per illustrare nel dettaglio il lavoro svolto, in attesa dell’Assemblea ufficiale con i soci, del prossimo novembre.
In generale la raccolta è stata importante, grazie in particolare al lavoro dei produttori, che hanno saputo offrire la garanzia di sempre circa la qualità dei frutti, in termini di calibri e colorazione.
Il primo dato riguarda dunque i volumi conferiti: 421.800 tons di mele Melinda (+ 12,5% rispetto al precedente esercizio) e 1.726 tons di Ciliegie e Piccoli frutti e 55.100 tons di mele La Trentina (+12,9% rispetto al 2019/20) e 470 tons di Ciliegie e Piccoli frutti – Bene il bilancio delle mele DOP Val di Non con soddisfazione condivisa dalle IGP Mele del Trentino con costante crescita delle nuove varietà Club e le bio (14.500 tons).
Le vendite, nella stagione appena conclusa, hanno visto le quote vendita sempre rispettate o superate anche grazie alla crescita dei consumi domestici dovuti alla pandemia.
Raccolta e campagna commerciale 2020/2021 si sono tradotte così in un fatturato molto importante per le due OP, pari a 366 Milioni di euro.
Fra i dati significativi che emergono dai Bilanci, Melinda chiude l’anno con una media €/Kg di 0,51 (della totalità prodotto conferito) e per quanto riguarda i soci de La Trentina la remunerazione per i kg di mele commerciali conferite si colloca a 0,415 €/Kg, in ulteriore miglioramento rispetto allo scorso anno ed una delle migliori annate di sempre.
Parte proprio da questi indicatori fondamentali, il sentimento di bilancio – numeri a parte – che i due Consorzi intendono condividere. Un’annata favorevole, conseguenza dell’ottimo lavoro dei produttori, insieme all’operato di una gestione globale oculata e previdente, che ha saputo bilanciare costi e investimenti.
I costi globali, cumulativi delle due OP, si attestano a 68.549.000 €. Tra le voci di costo più rilevanti troviamo i costi per il personale dipendente che ammonta a 37.400.000 €, che corrispondono al lavoro di circa 1400 dipendenti distribuiti nei diversi reparti.
Di contro, gli investimenti si sono concentrati anche quest’anno nei settori che permettono ai due brand di guidare il mercato, tra questi: l’inserimento di nuove tecnologie con l’ammodernamento della sala lavorazione e selezione della Cooperativa AVN che la rende oggi la più moderna d’Europa; l’ampliamento dell’offerta – con l’introduzione delle nuove varietà e l’aumento del segmento bio; la qualità – con i controlli periodici, gli aggiornamenti tecnici e la formazione; la comunicazione – attraverso la quale poter raccontare l’unicità del territorio; l’alleanza con le APT locali – per allargare la possibilità di offerta; le sponsorizzazioni sportive – un segno della vicinanza ai valori nobili dello sport, e non ultimo, la Sostenibilità, un vero e proprio asset gestionale ormai, capace di accrescere il valore del brand, a livello internazionale.
“L’annata si può davvero definire eccezionale – sottolinea Paolo Gerevini Direttore dei Consorzi. Considerarla eccezionale, però non significa per noi che non si possa mai più ripetere. Gli sforzi di questo anno ci lasciano intravedere, salvo condizioni imprevedibili, un futuro concreto e sostenibile nel quale proseguire nel percorso strategico dei Consorzi Melinda e La Trentina teso a garantire più valore possibile ai propri soci attraverso lo sviluppo di tecnologia utile alla lavorazione del prodotto e l’introduzione di nuove varietà in grado di amplificare l’offerta nei confronti dei Consumatori. A questo si aggiungono le attività di comunicazione volte a promuovere le caratteristiche distintive dei due marchi”.
Il Presidente del Consorzio La Trentina Rodolfo Brochetti ha voluto sottolineare come “far parte di un sistema più grande congiunto con Melinda ci sta permettendo anche di valorizzare sempre di più le nicchie di mercato dei prodotti ortofrutticoli di eccellenza del nostro territorio trentino; gli esempi sono gli eccellenti risultati ottenuti dall’asparago bianco di Zambana, dalla susina DOP di Dro, dalle Patate del Bleggio e dal Kiwi dell’alto Garda. Una rete commerciale e marketing, quella di APOT, specializzata quindi nel valorizzare i prodotti del territorio”.
Il sistema attuale vede una sinergia sempre più stretta fra le due OP della Provincia con le Cooperative della Trentina impegnate a loro volta in un importante processo di fusione: un’operazione che le porterà presto ad esprimersi come un’unica realtà, permettendo una partecipazione più vicina e diretta dei soci.
In chiusura, il Presidente di Melinda Odorizzi ha espresso apprezzamento per i risultati finali, valutando come fondamentale il dialogo tra i soci produttori e tutti coloro che lavorano all’interno dell’organizzazione: “Si chiude un’annata decisamente al di sopra delle aspettative, in termini di volumi raccolti e di ricavi. Il mercato continua a darci fiducia, nonostante la concorrenza e l’ingresso di nuovi produttori europei. Credo che la nostra forza consista proprio nella capacità dei nostri produttori di affrontare in modo coeso e fiducioso le reali difficoltà del mercato. Siamo ben coscienti che la crisi energetica e il conseguente aumento del costo delle materie prime, della logistica in generale, colpiranno presto anche il nostro settore, intaccando la marginalità già a partire dalla prossima stagione. Questo non ci deve spaventare, sono molte le sfide che abbiamo saputo affrontare nel corso degli ultimi anni puntando sempre a produrre eccellenze frutticole ad alto valore aggiunto in armonia con l’ambiente ed il territorio”.